Maria Paola Ranfi, quando il gioiello diventa opera d’arte, 60 esemplari in mostra alla Casina delle civette

di Valentina Ene e Sara Blessich

Venerdì 25 ottobre è stata inaugurata la mostra “Maria Paola Ranfi gioiello intimo colloquio” a cura di Elena Paloscia, nella Casina delle civette di villa Torlonia a Roma, che resterà aperta fino al 26 gennaio 2020.

Si tratta di una selezione di monili e sculture unici di Maria Paola Ranfi, frutto della creatività e della passione dell’artista realizzati nel corso della sua lunga attività lavorativa.

Le opere in mostra fanno parte di diverse collezioni e sono divise in sezioni: Suggestioni liberty e animalier, Il percorso dell’anima, In quel mondo di porcellana, Il risveglio dei giusti, Mutanti, Venetian masks, Nel lago incantato. 
Ognuna di esse è espressione della visione del mondo dell’artista o di un particolare stato d’animo che si concretizza assumendo la forma di gioiello e diventando opera d’arte.

Maria Paola Ranfi riesce a conferire ulteriore unicità alle sue creazioni utilizzando alcuni materiali inconsueti (tessuti, foglie, zucche), oltre a pietre preziose e semipreziose, metalli e porcellana. Nel lago incantato è stata una delle collezioni che ha destato in noi maggiore interesse proprio grazie alla singolarità del materiale scelto: le tre sculture che formano la collezione sono state infatti realizzate a partire da zucche che la creatività di Maria Paola Ranfi ha trasformato in un Drago, un Cigno e un Brutto anatroccolo, creature che popolano il mondo incantato dell’immaginazione dell’artista.

Ad avere un fascino particolare sono anche i gioielli della collezione Il risveglio dei giusti, in cui dominano i temi della rinascita e della metamorfosi: dalle pietre grezze emergono eleganti e delicate figure umane in argento e bronzo, alle quali la natura ha concesso una seconda possibilità di vivere.

La collezione rappresenta il trionfo della vita e – come evidenzia nel testo in catalogo Annamaria di Stefano –  ci riconduce alle parole del poeta che  nelle metamorfosi  scrive: “I sassi persero la loro rigidezza, andandosi via via ammorbidendo e, diventati più duttili, presero forme umane.” (Ovidio, Le Metamorfosi, I, 400-40 2).

Con la collezione Mutanti si affronta il tema della distruzione ambientale causata dagli esseri umani. Maria Paola Ranfi realizza figure di animali lacerati e devastati, che trasmettono l’immagine di una natura profondamente offesa insieme ad un’esortazione, rivolta agli uomini, affinché si ponga rimedio a tale situazione.  

La Casina delle civette è un luogo particolarmente adatto ad ospitare la mostra: tutte le vetrate e i dettagli presenti nelle diverse stanze richiamano elementi naturali che spesso coincidono con i principali soggetti rappresentati dalle opere in mostra. 

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